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Il 31 ottobre 2008, Bitcoin viene presentato al mondo attraverso la pubblicazione di un white paper da parte dell’anonimo Satoshi Nakamoto. Questo documento illustra i principi tecnici alla base di un nuovo sistema concepito per essere un “sistema di contante elettronico peer-to-peer”. Pochi mesi dopo, il 3 gennaio 2009, il protocollo Bitcoin viene attivato e iniziano a essere estratti i primi blocchi dal computer del suo creatore. Hal Finney è il primo a ricevere un pagamento da Satoshi Nakamoto, dando il via al protocollo che oggi conosciamo come Bitcoin.

Le origini di Bitcoin possono essere ricondotte al movimento Cypherpunk, nato nel 1993 con la pubblicazione di “A Cypherpunk’s Manifesto” di Eric Hughes. Questo documento sottolinea l’importanza della privacy nell’era delle comunicazioni elettroniche e delle transazioni digitali, sostenendo che la crittografia è essenziale per garantire la capacità di condurre transazioni anonime.

Nel corso degli anni, ci sono stati diversi tentativi di creare sistemi di pagamento elettronico che rispettassero la privacy. Nel 1989, David Chaum fonda DigiCash ad Amsterdam, sviluppando il protocollo eCash, un sistema progettato per portare la privacy del denaro fisico nel mondo digitale. Tuttavia, il progetto non riesce a ottenere sufficiente sostegno e va in bancarotta nel 1998.

Nel 1996, Douglas Jackson e Barry Downey fondano E-gold, un sistema di valuta digitale supportato da riserve auree. E-gold fornisce un’alternativa per i pagamenti online, ma incontra problemi legali e sistemici che ne ostacolano la crescita.

Nel 1997, Adam Back, un cypherpunk di 26 anni, propone Hashcash, un sistema che utilizza il concetto di Proof-of-Work per prevenire lo spam tramite mail e che diventerà fondamentale per Bitcoin.

Nel 1998, Wei Dai propone B-money, un sistema finanziario peer-to-peer pensato per il commercio online al di fuori dei canali tradizionali. Sebbene B-money non venga mai implementato, il suo concetto di registro condiviso e valuta digitale basata sulla Proof-of-Work è un’anticipazione di ciò che sarebbe diventato Bitcoin.

Nick Szabo, uno dei principali pensatori del movimento cypherpunk, nel 1994, ha proposto i famosi contratti intelligenti, ovvero contratti digitali eseguiti e applicati tramite codice anziché leggi e burocrazia, come elemento fondamentale dell’e-commerce senza confini. Successivamente propone Bit Gold, un sistema di valuta digitale basato su concetti simili a Hashcash e B-money. La sua idea è di creare una moneta digitale simile all’oro, difficile da contraffare e indipendente da terze parti. Tuttavia, con l’arrivo di Bitcoin, Szabo abbandona il progetto Bit Gold, riconoscendo che Bitcoin ha risolto molti dei problemi che altri sistemi non erano riusciti a superare.

Con queste premesse e con un’eredità di tentativi falliti ma ricchi di idee innovative, Bitcoin riesce a emergere come il primo sistema di valuta digitale davvero funzionante, dando vita a una nuova era di transazioni peer-to-peer e aprendo la strada a un futuro in cui la crittografia e la privacy sono al centro dell’economia digitale.